Hansei (反省 – auto-riflessione) è una delle idee centrali della cultura giapponese. Il suo significato è quello di riconoscere i propri errori, riflettere su di essi e di cercare il miglioramento da essi.
Hansei significa anche festeggiare il successo con modestia ed umiltà. Se hansei cessa, si blocca anche l’apprendimento. Chi pratica hansei non è convinto della propria superiorità ma ritiene che si possa sempre migliorare.
Il suo significato più stretto non è riflessione, ma introspezione, guardare dentro di se attraverso il silenzio e specchiarsi per vedere le proprie carenze, usando lo specchio come consigliere spietato, che taglia le consapevolezze e stronca le eccessive certezze.
Hansei è anche essere umili e riconoscere la propria condizioni di ignoranza. Dopo decenni passati nello studio e nella ricerca delle Arti Marziali il bello è comprendere che c’è ancora tanto da scoprire.
Un proverbio Giapponese cita:” “Minoru Hodo kobe non sagaru Inaho ka na” (実るほど頭のさがる稲穂かな) “Il ramo che porta la maggior parte (della frutta) sta più in basso”.
In effetti è proprio la “leggerezza” (in termini di vacuità, sia come cultura, sia come “spessore”) a proiettare il “ramo” verso l’alto facendolo magari sentire soddisfatto della propria condizione superiore (ma solo in altezza), mentre il carico abbondante di “frutti” (intesi come qualità) appesantisce il ramo che sta in basso.
Purtroppo si sa che l’umiltà deriva da una consapevolezza, da una comprensione ed una gestione adeguata del proprio ego, il risultato è la maturità della persona. Che sia uno studioso o un insegnante, un Senpai 先輩 o un kōhai 後輩 o Mukyū 無休 la coscienza di essere “in divenire” non dovrebbe mai mancare.
Addirittura nella pratica del saluto (rei 礼, concetto fondamentale per tutte le arti marziali di origine giapponese) si scorge la manifestazione del rispetto (Sonkei尊敬) e della sincerità (Magokoro 真心). Il rituale del saluto è semplice nella sua forma esteriore, ma molto complesso nel suo aspetto interiore; è una presa di coscienza di se stessi, dei compagni, del Dōjō e dell’Arte che ci si accinge a praticare. La quale non deve mai diventare uno sterile automatismo, una consuetudine divenuta assuefazione. Hansei è un lavoro completo sulla persona: la ricerca di una migliore adesione alla Via (Dō). Il praticante, partendo dal saluto al tatami, ai Kami, al Sensei ed al Senpai si predispone correttamente alla lezione, che richiede pazienza, umiltà e controllo dei propri sentimenti, dunque un lavoro disciplinato, costante e diligente. Questo è lo spirito della via marziale: Heisei è quindi anche l’umiltà, atteggiamento necessario per procedere correttamente nella vita, la prima lotta che bisogna vincere infatti è proprio quella contro il proprio ego.